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direttore Paolo Pagliaro

UE, MICHEL: E’ L’ORA
DELLE SFIDE DECISIVE

UE, MICHEL: E’ L’ORA <BR> DELLE SFIDE DECISIVE

Occhi della diplomazia internazionale puntati oggi sulla seconda giornata del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles, focalizzato tanto sui temi del futuro dell’economia europea quanto, inevitabilmente, sulle gravissime crisi in corso, ovvero quella ucraina e quella mediorientale. Incrociando i giornalisti in mattinata, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha ribadito che la competitività “è una questione fondamentale per l'Europa e che l'UE si trova ad affrontare una sfida complicata”. Michel si è comunque detto “ottimista sul fatto che raggiungeremo un accordo su conclusioni ambiziose. Dobbiamo mettere in atto un nuovo accordo sulla competitività, questo è lo scopo, questo è l’obiettivo” del summit odierno, ha affermato. Aprendo la sessione, Michel ha dato il benvenuto a Enrico Letta, la cui relazione sul futuro del mercato unico europeo è all’attenzione dei leader. “Siamo di fronte a diverse sfide decisive – ha detto Michel –: il cambiamento climatico e il Green Deal, la rivoluzione digitale, la necessità di investire in sicurezza e difesa e, oltre a ciò, sappiamo che abbiamo alcune sfide demografiche che dobbiamo affrontare”. In questa contingenza, “il mercato unico” e una forte base economica “rappresentano la nostra migliore risorsa” sulla quale dunque puntare gli investimenti.

Sono energia, difesa, telecomunicazioni e settore finanziario i pilastri del futuro del mercato unico indicati dal rapporto Letta, che rappresenta la prima base di lavoro sul macro-tema del rilancio della competitività europea. “Avranno un impatto sull’immediato dell’agenda europea e sull’Agenda Strategica” 2024-2029 (attesa per il Consiglio Europeo di giugno), ha dichiarato nei giorni scorsi l’ex premier, parlando in particolare del fatto che “l’integrazione del Mercato unico nel mercato finanziario può essere un game-changer nel dibattito che stiamo portando avanti da oltre dieci anni”. In altre parole “il mercato finanziario dovrebbe essere integrato ed efficiente”, facendo leva solo su ciò che “parte dalla realtà dei fatti e che è fattibile” per affrontare “la sfida più grande” nell’orizzonte dell’Unione Europea: “Finanziare la transizione”.

Giungendo questa mattina al vertice europeo, Letta ha ribadito che “non c’è tempo da perdere”, avvertendo inoltre che “il divario tra l'Unione europea e gli Stati Uniti in termini di performance economica sta diventando sempre più grande”, il che rende prioritaria “l’eliminazione della frammentazione”, a cominciare per l’appunto dall’energia, dalle telecomunicazioni e dai mercati finanziari.

Come detto, non potevano certo restare “fuori dalla porta” del Consiglio straordinario le crisi in Ucraina e Medio Oriente. Da parte sua, il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha aspramente criticato l’Europa per “il divario tra retorica e azione” in riferimento all’approccio comunitario ai temi della difesa. “Se tutte le parole dette negli ultimi anni qui a Bruxelles sulla difesa comune potessero essere trasformate in proiettili e lanciarazzi, l’Europa diventerebbe la potenza più forte del mondo. E il posto più sicuro”, ha scritto in un post su X. Gli ha fatto eco il primo ministro estone, Kaja Kallas, la quale ha spinto gli altri leader dell’UE a fare di più per aiutare l’Ucraina. “Il successo di Israele nell'intercettare l'attacco dell'Iran mostra il potere della cooperazione e dell'aiuto da parte dei partner – ha affermato -. E ciò deve anche ricordarci di aiutare l’Ucraina”. Per quanto riguarda il dramma mediorientale, l’Ue sembra essersi “avvicinata” alla richiesta di un cessate il fuoco immediato a Gaza. Sul tavolo anche delle possibili sanzioni all’Iran.

 

(18 APR - deg)

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