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TEATRI MONUMENTO
NAZIONALE, OK CAMERA

TEATRI MONUMENTO <br> NAZIONALE, OK CAMERA

Con 172 voti a favore, 46 contrari e 65 astenuti l'aula della Camera ha
approvato il testo unificato delle proposte di legge sulla dichiarazione di monumento
nazionale di teatri italiani. Il testo passa ora al Senato. Le proposte di legge originarie erano tutte volte a conferire il riconoscimento di monumento nazionale a singoli teatri, o al massimo ad una coppia di teatri collocati nella stessa città. La Commissione Cultura, che aveva inizialmente avviato l'esame della sola proposta di legge C. 1214 Foti, recante "Dichiarazione di monumento nazionale del Teatro municipale di Piacenza", ha deliberato di abbinare all'esame di quest'ultima anche quello di tutte le altre proposte di legge, al fine di evitare una eccessiva parcellizzazione dell'attività legislativa in materia. Nella seduta del 31 gennaio è stata deliberata l'adozione di un testo unificato, mentre il 12 marzo sono stati approvati emendamenti al testo unificato, volti per lo più ad integrare la lista di teatri destinatari del riconoscimento, arrivando a una lista di 408 teatri dai 46 inizialmente previsti. Il testo prevede inoltre che possano comunque essere dichiarati monumento nazionale "i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni", oppure quelli "la cui programmazione sia rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico", o il cui edificio sia stato riconosciuto di "interesse culturale". Nella seduta del 14 marzo, ricevuti i pareri delle Commissioni coinvolte in sede consultiva, la Commissione Cultura ha conferito il mandato al relatore, Alessandro Amorese (Fdi), a riferire favorevolmente in Assemblea. “Il testo approvato dalla commissione Cultura individua un lungo elenco di teatri italiani che vengono dichiarati Monumento nazionale. Grazie a Forza Italia il teatro alla Scala di Milano, il teatro la Fenice di Venezia e il teatro Petruzzelli di Bari verranno riconosciuti come 'monumento nazionale'. Sono teatri di grandissimo valore storico. Istituzioni culturali, conosciute e amate in tutto il mondo, fiori all'occhiello dei nostri beni artistici e architettonici”: così Rita dalla Chiesa, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, intervenendo in dichiarazione di voto. Di segno diverso il parere delle opposizioni: "L’idea di definire i teatri storici monumenti nazionali è una buona idea, ma la legge per ottenere questo risultato è pessima e pasticciata. Una legge seria avrebbe definito criteri chiari e certi, fondi economici a sostegno del teatro e una commissione ad hoc per conferire il titolo. Questa legge è invece solo un’imbarazzante lista di centinaia di nomi” ha detto il deputato democratico componente della commissione cultura, Nicola Zingaretti, intervenendo nell'Aula di Montecitorio nelle dichiarazioni di voto. Nel corso del suo intervento, Zingaretti ha elencato numerosi teatri italiani che, secondo questa legge, nonostante il loro rilievo culturale, non saranno definiti storici.(Roc - Dsr)

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