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CELOTTO: SI RISCHIA PREMIER DI MINORANZA

CELOTTO: SI RISCHIA  PREMIER DI MINORANZA

“Bisogna capire come unire la scelta del presidente del Consiglio alla maggioranza parlamentare, altrimenti si rischia di avere un premier di minoranza”, “se si elegge un premier che poi cade, quanti altri governi si possono fare? L'idea che si possa formare soltanto un altro esecutivo rende il primo debole e il secondo forte. Per assurdo, poi, il primo premier potrebbe decidere autonomamente di dimettersi, per dare vita a un secondo governo che sia l'ultimo della legislatura”. E’ il commento di Alfonso Celotto, professore di Diritto Costituzionale all'Università di Roma Tre, in una intervista a La Stampa, sulla riforma sul premierato all'esame del Senato. I poteri del capo dello Stato sono immutati ha assicurato la premier Meloni… “Sulla carta no, nei fatti sì, il testo tocca due prerogative. Il capo dello Stato non potrà più scegliere il presidente del Consiglio, almeno al primo giro. E dopo il secondo governo sarà costretto a sciogliere le Camere, senza una sua valutazione. Con conseguenze paradossali: si veda l'esempio della pandemia: caduto il secondo esecutivo della legislatura, saremmo stati costretti ad andare a votare?”. Il ministro per le Riforme istituzionali Elisabetta Casellati ha detto che la legge elettorale arriverà dopo la prima lettura… “Al momento siamo davanti a una riforma costituzionale non autonoma. Il testo contiene – e quindi inserisce nella Costituzione – un riferimento alla legge elettorale, di conseguenza indispensabile per far funzionare il nuovo modello. Serve prima dell'approvazione definitiva”. Casellati parla del doppio turno come “ipotesi”. L'intero impianto del premierato reggerebbe senza? “Difficilmente, il premier eletto senza una certa soglia minima e senza essere confermato dal ballottaggio sarebbe davvero troppo debole”. (redm)

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