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ABODI: PER I CALCIATORI
LA ‘CARTA DEI DOVERI’

ABODI: PER I CALCIATORI <BR> LA ‘CARTA DEI DOVERI’

Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in una intervista a Repubblica, parla della sua proposta della “Carta dei doveri”, che i tesserati Figc, a partire da quelli delle tre leghe professionistiche, A, B e Lega Pro, dovranno leggere e firmare che impegna a seguire dei “doveri comportamentali”: “Una sorta di richiamo alla deontologia che si dovrà basare su cinque pilastri”, “la Carta farà esplicito riferimento ai divieti di scommettere in ambito sportivo, di fare uso di ogni tipo di droga e sostanze dopanti. E, ancora, di regolare con il club in modo improprio il compenso economico e di vedere contenuti audiovisivi sulle piattaforme pirata. Il quinto pilastro sarà un richiamo a non avere comportamenti e adottare linguaggi razzisti e discriminatori, di ogni tipo. In campo e fuori”, “al momento penso di proporlo al mondo professionistico, ma l’obiettivo è quello di allargarlo anche ai dilettanti”, “la Lega dilettanti sul territorio fa molto dal punto di vista formativo, ma ancora succedono fatti in tribuna e in campo che dimostrano quanto sia necessario un richiamo ai doveri. Anche per i genitori. L’altro sabato ho accompagnato mio figlio a una partita di campionato giovanile e alla fine della partita che precedeva la nostra è scoppiata una rissa. Ho subito chiamato la Polizia e anche la Lega dilettanti, auspicando almeno di far giocare senza pubblico le successive partite delle due squadre. Purtroppo la Lega non ha potuto far nulla”. Interrogato su quanto successo in Inter-Napoli tra Acerbi e Juan Jesus ha poi commentato: “Sul fronte del razzismo e delle varie forme di discriminazione le norme sono o dovrebbero essere più che note. Quel che è successo a Milano mi auguro sia almeno servito a far comprendere che contro il razzismo non bastano i ‘sermoni’, ma serve l’impegno a partire dai giocatori in campo. Per questo ho fatto esplicito riferimento alla coscienza per Acerbi, augurandomi che fosse in pace con la sua”. (redm)

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