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PAPA: RATZINGER
MI DIFESE DA COMPLOTTO

 PAPA: RATZINGER <BR> MI DIFESE DA COMPLOTTO

Benedetto XVI ha difeso Francesco da complotti e offensive. Anche su un tema sensibilissimo come le unioni civili. È lo stesso Bergoglio a svelarlo, smentendo la narrativa dei “due papi” in contrapposizione tra loro nel recinto di Pietro, con Joseph Ratzinger che sarebbe stato contrario a varie aperture del suo successore. Francesco vuole fare chiarezza nel libro-intervista con il giornalista spagnolo di Abc Javier Martínez-Brocal, “El Sucesor” (Editorial Planeta), in uscita oggi in Spagna (in Italia arriverà dopo l'estate, edito da Marsilio) ed anticipato oggi da La Stampa. E lancia anche una dura stoccata allo storico segretario di Ratzinger, mons. Georg Gaenswein: il suo libro - contenente vari attacchi a Bergoglio - pubblicato il giorno del funerale di Benedetto “l'ho vissuto come una mancanza di nobiltà e di umanità”. E poi, il Vescovo di Roma comunica di avere cambiato il suo funerale, sarà esposto nella bara e non su un catafalco: i pontefici “siano vegliati e sepolti come qualsiasi altro figlio della Chiesa. Con dignità, come qualsiasi cristiano”. Per Francesco, Benedetto era “un grande, un progressista, uno che non era attaccato al potere”, e la sua rinuncia è stata segno di “onestà”. Il Pontefice sostiene che “in alcuni casi, alcune persone hanno approfittato” del Papa emerito, “forse senza malizia, e hanno limitato i suoi movimenti. Purtroppo, in un certo senso, lo stavano accerchiando”. Ratzinger non condivideva sempre le decisioni di Bergoglio, ma “con il suo silenzio le ha sempre rispettate. Per me è stato un padre”. Francesco rivela di avere saputo che alcuni cardinali andarono da Benedetto XVI per protestare sulle sue affermazioni relative alle unioni civili tra gay, nel 2020: “Ho detto che, siccome il matrimonio è un sacramento, non può essere amministrato a coppie omosessuali, ma in qualche modo bisognava dare qualche garanzia o protezione civile alla situazione di queste persone”. Successivamente Bergoglio ha un colloquio “molto bello” con Ratzinger: e scopre che con quei porporati, “sorpresi dalle mie parole sul matrimonio”, Ratzinger “è stato chiarissimo. Un giorno si sono presentati a casa sua per farmi praticamente un processo, e mi hanno accusato di promuovere il matrimonio omosessuale. Benedetto non si è agitato perché sapeva perfettamente quello che penso. Li ha ascoltati tutti, uno ad uno, li ha calmati e ha spiegato loro tutto”. Erano lì per “dire a Benedetto che stavo dicendo eresie. Lui li ha ascoltati e con molta elevatezza li ha aiutati a distinguere le cose… Ha detto loro: ‘"Questa non è un'eresia’. Come mi ha difeso!... Sempre mi ha difeso”. (3 apr - red)

 

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