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Giornata acqua, Amedei (Pres. Geologi Puglia): basta sprechi e recuperare acque reflue

Roma, 22 mar - “Il ruolo importante e prioritario che l'acqua riveste nella vita di ognuno di noi è innegabile. Oggi però quel ruolo è fortemente compromesso; l'aumento della temperatura, la desertificazione, cambiamenti climatici richiedono giorno dopo giorno sempre più quantitativi di acqua. Ma gli sprechi e l'inquinamento stanno facendo in modo che tale risorsa forse potrebbe essere non sufficiente sia per gli usi civili che per la falda stessa”. Così Giovanna Amedei, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua. “Per usi civili bisogna considerare che per ogni litro di acqua che arriva nelle nostre case purtroppo, a causa della lunghezza delle condotte, un litro si disperde durante il tragitto con punte, secondo gli ultimi dati Istat del 2023, che toccano la punta massima in provincia di Taranto con una dispersione del 52%” spiega Amedei. Non cambia il discorso per l'agricoltura, “ma soprattutto perché, a causa della siccità, durante la stagione estiva il 60% dell'acqua dell'intero territorio pugliese viene utilizzato per coltivare i prodotti. Ma emungimenti così elevati ovviamente peggiorano la qualità dell’acqua. Qualità dell'acqua che viene peggiorata anche dal punto di vista chimico a causa dei nitrati, dei pesticidi, dei micro-inquinanti di natura organica. Infatti il 78% della falda di tutto il territorio pugliese purtroppo ha 1 1 qualità chimica molto scadente”. Non è diverso anche lungo le coste: “lungo i 940 km di costa pugliese anche la falda soffre, soffre a causa di un inquinamento di tipo salino per intrusione Marina a causa degli elevati emungimenti anche di pozzi che vengono realizzati senza le dovute autorizzazioni. Bene, questo trend deve assolutamente variare, deve cambiare partendo proprio dalla Giornata mondiale dell'acqua, aumentando la sensibilità non soltanto bisogna limitare gli sprechi, ma soprattutto bisogna invertire trend, cercando di utilizzare quanto più acqua possibile partendo dalle acque reflue e anche le acque degli invasi per altri scopi”.
(PO / Sis)

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