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MATTARELLA: UE ASSUMA
RUOLO PER PACE

MATTARELLA: UE ASSUMA <BR> RUOLO PER PACE

L'Europa, che deve assumersi un "ruolo permanente" per la pace e l'Italia, costruttrice di "ponti di dialogo": sono i punti centrali del discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronunciato a Cassino in occasione dell'80° anniversario della distruzione della città. Al suo arrivo ha deposto una corona presso il monumento ai caduti in piazza Alcide De Gasperi. Si è svolta, quindi, la cerimonia con la preghiera commemorativa per i caduti della Seconda guerra mondiale, officiata da monsignor Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora – Cassino – Aquino – Pontecorvo, e l’intervento del sindaco di Cassino, Enzo Salera. "Quello che l’Italia ha compiuto in Europa in questi decenni - ricorda il capo dello Stato - è un cammino straordinario di pace e di solidarietà, abbracciando i valori dell’unità del nostro popolo, della democrazia, dell’uguaglianza, della giustizia sociale. Valori che gli italiani vollero consacrati con la scelta della Repubblica e con la Costituzione. Insieme ad una affermazione solenne, tra le altre: il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali. Sono queste le poche parole dell’art.11 della nostra Costituzione che contiene le ragioni, le premesse del ruolo e delle posizioni del nostro Paese nella comunità internazionale: costruire ponti di dialogo, di collaborazione con le altre nazioni, nel rispetto di ciascun popolo". Mattarella, in un discorso sul filo tra passato e presente, ricorda come "vent’anni dopo quei drammatici eventi, Papa Paolo VI, nel momento di inaugurare la ricostruita Abbazia, volle tributare alla figura di San Benedetto il riconoscimento di essere Patrono d’Europa. Lo volle definire 'Messaggero di pace, realizzatore di unione, maestro di civiltà'. La nuova Abbazia ha la stessa vocazione ma ambisce anche a essere prova di un’accresciuta consapevolezza degli orrori della guerra e di come l’Europa debba assumersi un ruolo permanente nella costruzione di una pace fondata sulla dignità e sulla libertà". "Ne siamo interpellati" sottolinea il capo dello Stato, "sono mesi - ormai anni – amari quelli che stiamo attraversando. Contavamo che l’Europa, fondata su una promessa di pace, non dovesse più conoscere guerre. Ai confini d’Europa, invece, anzi dobbiamo dire dentro il suo spazio di vita, guerre terribili stanno spargendo altro sangue e distruggendo ogni remora posta a tutela della dignità degli esseri umani. Bisogna interrompere il ciclo drammatico di terrorismo, di violenza, di sopraffazione, che si autoalimenta e che vorrebbe perpetuarsi. Questo è l’impegno della Repubblica Italiana" ribadisce Mattarella, che aggiunge: "Far memoria di una tragedia, una battaglia così sanguinosa, come quella di Cassino - che ha inciso nelle carni e nelle coscienze del nostro popolo e di popoli divenuti nostri fratelli - è anche un richiamo a far cessare, ovunque, il fuoco delle armi, a riaprire una speranza di pace, di ripristino del diritto violato in sede internazionale, della dignità riconosciuta a ogni comunità. Cassino esprime un ricordo doloroso di quanto la guerra possa essere devastante e distruttiva, ma è anche un monito a non dimenticare mai le conseguenze dell’odio, del cinismo, della volontà di potenza che si manifesta a più riprese nel mondo. Cassino città martire.  Cassino città della pace. Questo il messaggio forte, intenso, che da qui viene oggi. È questo il traguardo a cui ambire. È questa la natura dell’Europa, la sua vocazione, la sua identità. È questa la lezione che dobbiamo tenere viva, custodire, trasmettere sempre, costantemente" conclude il presidente. (Roc)  

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