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MACRON-SCHOLZ, QUALE
STRATEGIA PER KIEV?

MACRON-SCHOLZ, QUALE <BR> STRATEGIA PER KIEV?

Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz si incontrano oggi a Berlino insieme al primo ministro polacco Donald Tusk, nel tentativo di ricucire i rapporti tra Parigi e Berlino dopo le crepe apertesi negli ultimi giorni per le profonde divergenze sull’appoggio a Kiev. L’approccio del numero uno di Parigi al conflitto è, infatti, significativamente mutato dal 24 febbraio 2022, allontanandosi di molto dalle posizioni che privilegiavano la strada del dialogo col Cremlino, in opposizione alla linea dura adottata fin dal primo momento da Usa e Gran Bretagna. Da ultimo, nella serata di ieri, il presidente francese ha voluto ribadire ai giornalisti che l’invio di truppe occidentali in Ucraina “non sia da escludere”, aggiungendo, tuttavia, che “la situazione attuale non lo richiede”. L’inquilino dell’Eliseo continua dunque a portare avanti, anche se in maniera più cauta, la stessa linea che lo scorso mese gli era valsa l’isolamento nello scacchiere europeo. L’ipotesi di inviare truppe sul campo a fianco di quelle di Kiev aveva infatti incontrato la resistenza degli altri del vecchio continente, su tutti proprio Scholz che ha definito l’ipotesi fuori discussione. Linea che il leader tedesco ha mantenuto ferma, ribadendola nel voto di mercoledì al parlamento, in cui il Bundestag si è espresso contrariamente all’invio di missili a lungo raggio Taurus (che avrebbero richiesto l’invio anche di personale militare tedesco). L’asse Parigi-Berlino, da sempre spina dorsale e motore dell’Ue, sembrerebbe vacillare proprio nel giorno in cui in Russia prendono il via le elezioni presidenziali che, stando a quanto riportato dal Centro russo di ricerca sull’opinione pubblica, vedranno un tasso di partecipazione stimato al 71% e porteranno Vladimir Putin ad essere rieletto con l’82% dei voti. Le fratture tra Macron e Scholz non sono passate inosservate a Kiev. “Indecisioni ed azioni scoordinate tra gli alleati di Kiev stanno portando gravi conseguenze. La Russia comincia ad essere arrogante e pensa di poter stritolare quantitativamente l’Ucraina, che, di converso, sta vivendo una grave carenza di risorse specifiche, principalmente munizioni, e sta parzialmente perdendo l’iniziativa, ha commentato il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak. (sem)

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