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UCRAINA, LA PACE
SECONDO MEDVEDEV

UCRAINA, LA PACE <BR> SECONDO MEDVEDEV

L’Ucraina “deve riconoscere la sconfitta” nel conflitto con la Russia e “arrendersi incondizionatamente”. Così questa mattina il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev secondo il quale, dopo il riconoscimento della sconfitta da parte di Kiev, sarebbe “auspicabile” formare “attraverso le elezioni un parlamento provvisorio di questo territorio autonomo sotto l'egida dell'Onu”.

Le “condizioni” poste dal “piano di pace” proposto da colui che non a caso è considerato uno dei falchi del Cremlino, sono a dir poco draconiane nei confronti di Kiev. Secondo Medvedev, infatti, dopo la resa sarebbe prioritaria “la denazificazione forzata, sotto il controllo dell'Onu, di tutte le autorità dell'Ucraina”. Inoltre, il Paese di fatto assoggettato perderebbe “la propria identità giuridica globale e il divieto ai suoi successori di entrare in alleanze militari senza il consenso della Federazione”. Previsti, ovviamente, anche i “risarcimenti di guerra” a carico degli sconfitti. Ancora: secondo Medvedev, il territorio dell’Ucraina diventerebbe, tramite un “atto di riunificazione”, territorio integrante della Federazione russa. (14 MAR - deg)

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