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TERZO MANDATO, SENATO
BOCCIA PROPOSTA LEGA

TERZO MANDATO, SENATO <br> BOCCIA PROPOSTA LEGA

No al terzo mandato. Il Senato ha respinto l’emendamento del leghista Paolo Tosato, e anche quello analogo di Dafne Musolino di Italia Viva, entrambi relativi all’estensione al  terzo mandato per governatori regionali e sindaci, con 26 voti a favore, 112 contrari e 3 astenuti. Il governo sulla questione si era rimesso all’aula e Tosato, in dichiarazione di voto, lo aveva sottolineato: “Non c’è posizione contraria del governo, si lascia legittimamente al parlamento la possibilità di esprimere un parere, senza vincolo. Riteniamo di interpretare non solo la conferenza delle regioni che rappresenta tutti partiti politici ma il diritto dei cittadini di poter scegliere da quali amministratori essere governati, senza che il parlamento o i partiti a decidere che un amministratore debba essere messo fuorigioco a tavolino”. Il leghista aveva avvertito che ”il dibattito per noi non è chiuso qui, e anche se andremo sotto in modo chiaro nel voto stiamo interpretando in modo più corretto la volontà dei cittadini”.

Sulla questione del terzo mandato si era creata una convergenza tra Lega e Italia Viva, il cui emendamento è stato votato insieme a quello di Tosato perché pressoché identico: Raffaella Paita aveva sottolineato la presunta incoerenza “nel fatto che siano parlamentari eletti in liste bloccate a decidere su amministratori locali che magari hanno fatto molto bene sui territori”. Prudenza nelle file della maggioranza: per Maurizio Gasparri quella sul terzo mandato “è una discussione legittima, noi abbiamo una opinione diversa, conforme a ciò che è vigente”, ovvero nessun limite nei comuni sotto i 5mila abitanti, tre mandati fino ai 15mila. No invece da Pd e Movimento 5 Stelle, con Alessandra Maiorino che sottolinea l’incostituzionalità della norma.

(Sis)

 

 

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