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VINO: BRUNELLO DI MONTALCINO, CRESCE CONSUMO IN USA +10%

Continua a crescere, nonostante le difficoltà del mercato, la presenza del Brunello di Montalcino sulle tavole degli americani. Negli ultimi 12 mesi il principe dei rossi toscani ha visto infatti aumentare i consumi nel suo primo mercato di sbocco del 10%, con impennate nel Midwest (+42%) e performance oltre la media a Sud e a Ovest del Paese. Lo rileva, in occasione di Benvenuto Brunello (Montalcino, 17-28 novembre), l’analisi realizzata per il Consorzio Brunello di Montalcino dall’Osservatorio del vino Uiv su base SipSource, strumento di monitoraggio sugli effettivi acquisti dei dettaglianti on e off-trade che copre il 75% del mercato americano, per un totale di oltre 330.000 esercizi commerciali. Secondo l’analisi, il Brunello conferma il proprio feeling con il mercato a stelle e strisce, che rappresenta almeno il 30% del totale vendite oltreconfine: a fronte di un calo generalizzato dei consumi totali di vino (-7%) e di quelli italiani (-3%), la Docg di Montalcino è tra le poche che segnano luce verde. Tra queste, la Beaune (premier Cru della Borgogna), il Bordeaux Superiore, il Barolo o i rossi della Ava californiana Oakville, a dimostrazione che il segmento luxury riesce spesso a mantenersi anticiclico anche in questa difficile stagione. L’accelerazione nei 12 mesi (da ottobre 2022 a settembre 2023) si riscontra sia nel circuito retail - in particolare nel segmento grossisti e nei liquor store - che nel fuori casa (+8%), canale a maggior valore aggiunto dove la quota delle vendite a volume del Brunello arriva al 50%, ben oltre la media dei vini rossi italiani (al 20%). Qui nella ristorazione, che rappresenta larga parte dei consumi horeca statunitensi, il prezzo al dettagliante del principe dei rossi toscani è nel 91% dei casi sopra i 50 dollari a bottiglia, quota che si attesta al 73,5% se si considerano le vendite totali su tutti i canali.

(© 9Colonne - citare la fonte)