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INFERMIERI DA 28 PAESI:
SOSPENDIAMO I BREVETTI

INFERMIERI DA 28 PAESI: <br> SOSPENDIAMO I BREVETTI

Gli infermieri di 28 paesi del mondo – rileva il Guardian - si sono uniti in un appello formale alle Nazioni Unite protestando per la mancata sospensione temporanea dei brevetti per i vaccini anti-Covid, sottolineando che ciò è costato un numero enorme di vite nei paesi in via di sviluppo. La lettera aperta, inviata oggi a nome di una serie di organizzazioni di rappresentanza sindacati che rappresentano oltre 2,5 milioni di operatori sanitari, afferma che il personale impegnato in prima linea nell’assistenza ai malati ha assistito in prima persona al “numero impressionante di morti e all'immensa sofferenza causata dall'inazione politica”. Secondo i firmatari della missiva, il rifiuto di alcuni paesi di modificare le regole sui diritti di proprietà intellettuale per i vaccini sarebbe stato causa di un “apartheid vaccinale” a causa del quale le nazioni più ricche si cono assicurate almeno 7 miliardi di dosi, mentre quelle a basso reddito circa 300 milioni. La lettera aperta rileva inoltre che almeno 115mila medici e infermieri in tutto il mondo sono morti a causa del Covid fino ad oggi ma nonostante questo in Africa e nel Pacifico occidentale tra il personale sanitario solo uno su 10 è completamente vaccinato. A firmare l’appello-denuncia sono stati i rappresentanti degli operatori sanitari d’Italia, Sudafrica, India, Stati Uniti, Irlanda, Australia, Brasile, Canada, Costa Rica, Curacao, Repubblica Dominicana, Grecia, Guatemala, Honduras, Israele, Kenya, Malawi, Nuova Zelanda, Paraguay, Filippine, Portogallo, Ruanda, Corea del Sud, Spagna, Sri Lanka, Taiwan, Uganda e Uruguay. (29 nov - DEG)

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