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Enea nel team che ha decodificato il genoma del caffe’ arabica

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Enea nel team che ha decodificato il genoma del caffe’ arabica

Londra - L’Enea ha partecipato al team internazionale che ha mappato ad altissima risoluzione il genoma della Coffea arabica, la specie più pregiata e diffusa di caffè - con il 60% della produzione mondiale - ma anche la più sensibile alle malattie e ai cambiamenti climatici. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista inglese Nature Genetics, consentiranno di selezionare le piante più resistenti e più adattabili agli stress ambientali. Con questo lavoro “al quale hanno contributo ben 40 istituzioni da 19 paesi, siamo arrivati a decodificare il patrimonio genetico, ben più complesso, dell’Arabica e delle sue specie progenitrici, con il quale abbiamo ricostruito l’affascinante storia della ‘nascita’ di questa specie e della sua espansione a livello mondiale - spiega il responsabile Enea del progetto Giovanni Giuliano, ricercatore della Divisione Biotecnologie e agroindustria - E i dati di mappatura del genoma faciliteranno le attività di miglioramento genetico e di conservazione del germoplasma di Arabica, che sono necessarie per la protezione di questa specie da future malattie, siccità e dai cambiamenti climatici”. Secondo Giuliano, “la mappatura del genoma ha permesso di ricostruire i rapporti di parentela fra le diverse cultivar e di mappare le zone in cui si sono introdotti i geni di resistenza alla ruggine. Ma è possibile la comparsa in futuro di nuovi ceppi di ruggine capaci di superare la resistenza della pianta, come sta già avvenendo per la banana. Ora, grazie a questo lavoro, i breeder avranno gli strumenti per difendere uno dei prodotti agricoli più importanti, come il caffè, che ha una produzione annua di circa 10 milioni di tonnellate per un valore commerciale di oltre 40 miliardi di euro”.


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