Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Tajani: Forza Italia fedele ai valori del Ppe, ma leali al governo

Quello che parte dal Lazio, con la creazione dell’intergruppo consiliare Forza Italia-Noi Moderati, “è l’avvio di un percorso per rafforzare la collaborazione tra forze che partecipano in Italia alla vita del Partito Popolare Europeo. Siamo lavorando, stiamo discutendo: se son rose fioriranno, ma io sono ottimista. E’ un percorso comune che abbiamo già intrapreso da tempo e continuiamo a intraprenderlo con questa scelta di oggi. Ma io mi auguro che si possa anche concretizzare in iniziative più forti in futuro”. Così il segretario di Forza Italia, nonché vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato da 9Colonne a margine della conferenza stampa alla Camera sull’iniziativa del gruppo in Regione Lazio. Nessuna crepa però, ha assicurato Tajani, con gli altri alleati di governo al di fuori del Ppe: “Il programma è quello di governo, è un programma che noi abbiamo condiviso, è quello che ci ha permesso di vincere le elezioni – sottolinea Tajani - Noi siamo il centro del centrodestra: siamo diversi dalla Lega, da Fratelli d'Italia, ma siamo leali ai nostri alleati. La lealtà si dimostra con presentazione di idee, proposte concrete, è quello che e abbiamo fatto. Continueremo a difendere a nostra identità, non siamo disposti a cedere ai nostri valori e andiamo avanti”. Tajani ricorda che “noi siamo il Partito popolare europeo in Italia da da decenni, e lo rappresentiamo credo nella maniera giusta. Il Ppe sarà determinante anche per la formazione di nuovi equilibri istituzionali a Bruxelles” con le elezioni previste per il 2024, e “i principi ai quali non si può derogare sono i nostri valori: noi siamo cristiani, liberali, riformisti, europeisti, atlantisti. Con chi non condivide questi valori non possiamo fare alleanze”. Ultimi giorni per l’ok finale alla legge di bilancio, dove secondo Tajani, come Forza Italia oltre che come governo, “abbiamo ottenuto già dei risultati positivi” che vanno “dalla difesa della casa, al taglio del cuneo fiscale, quindi aiuto alle imprese” passando per “i nuovi contratti per il mondo della sanità, che soffre di code nelle liste d'attesa inaccettabile: non si può morire di tumore perché ti fanno una TAC sei mesi dopo”. A restare aperta però c’è la questione del superbonus: “Stiamo lavorando ora, mi auguro nel milleproroghe o con un provvedimento ad hoc, per trovare una soluzione, per i cittadini per bene che hanno dato inizio ai lavori con il superbonus”. (Sab)

(© 9Colonne - citare la fonte)