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DIPIAZZA: TRIESTE GIALLA
FURIOSO CON I NO VAX

DIPIAZZA: TRIESTE GIALLA <BR> FURIOSO CON I NO VAX

“Nei prossimi giorni era in programma un convegno con 400 persone, per tre giorni: tutto annullato. Significa che sono saltate le prenotazioni di 400 camere d'albergo e i relativi pasti in trattorie, bare ristoranti. Tutto buttato via per colpa di questi personaggi”. Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste, punta il dito, in una intervista a Repubblica contro no vax e portuali: “Mai avrei immaginato di vedere nella mia città certe scene: i lacrimogeni, gli idranti, piazza Unità d'Italia profanata da quella gentaglia. Sono furioso, perché hanno fatto del male alla nostra città. Sono contenti ora? Da oggi siamo in zona gialla”, “sarà penalizzato chi non è vaccinato, ed è giusto così. Il problema è che rischiamo di diventare zona arancione o, ancora peggio, rossa. Quando saremo costretti a chiudere tutte le attività sotto Natale, forse i no vax saranno contenti”, “i triestini sono arrabbiati come me e non potrebbe essere altrimenti se ripensiamo ai materassi stesi in piazza Unità d’Italia. Quella era tutta gente da fuori. Hanno creato danni economici, hanno contribuito a diffondere l'infezione”. E conclude: “Io al governo rimprovero una sola cosa: non aver reso il vaccino obbligatorio. Amo le decisioni, detesto chi tentenna”, “i camionisti che arrivano dalla Romania non hanno il Pass e non è possibile controllarli ma ciò che succede in altri Paesi non ci riguarda, siamo noi che dobbiamo tutelarci e c'è un solo modo per farlo: il vaccino. In ogni caso non sarebbe giusto chiudere le frontiere”. (29 NOV - red)

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