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direttore Paolo Pagliaro

OMICRON, RIUNIONE G7
TOKYO BLINDA FRONTIERE

La variante Omicron terrorizza il mondo. Oggi i ministri della salute del G7 terranno una riunione di emergenza convocata dalla presidenza britannica. Nel frattempo il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha ufficializzato la chiusura delle frontiere nipponiche a tutti gli stranieri proprio come misura preventiva contro il nuovo ceppo virale. Lo stop agli ingressi nel Paese del sol levante, entrerà in vigore da domani. Kishida ha Sottolineato che il Giappone, dove oltre il 76% della popolazione è completamente vaccinata, intensificherà i programmi piani per la somministrazione delle terze dosi già dal prossimo mese, a partire dagli anziani e dagli operatori sanitari.

GIAPPONE IN ISOLAMENTO. La chiusura delle frontiere da parte del Giappone, che ormai registra un numero di casi quotidiani di Covid-19 costantemente basso, è giunta dopo il precedente lo stop ai voli dal Sudafrica e da altri otto paesi africani, ovvero quelli nei quali il nuovo virus sembra essersi generato. I giapponesi provenienti da questi nove stati, ha detto Kishida, dovranno sottoporsi a “rigorose misure di isolamento”. Oltre che nell'Africa australe, contagi da Omicron sono già stati rilevati in diverse parti del mondo, tra cui l’Italia. Nel nostro Paese a risultare infettato è stato un dipendente 48enne dell’Eni, arrivato dal Mozambico l’11 novembre, attualmente isolato con i suoi familiari, positivi anche loro e tutti con sintomi lievi.

FRANCIA COL FIATO SOSPESO. Allo stesso modo, la variante è stata diagnosticata anche in Israele, Canada, Gran Bretagna e Germania. Inoltre, la Francia è col fiato sospeso in quanto nell’Esagono sono stati individuati otto possibili casi di pazienti positivi alla variante, secondo un comunicato stampa del Ministero della Salute transalpino divulgato nella notte. Sono considerati dalle autorità di Parigi “possibili casi di contaminazione” con la variante Omicron le persone che hanno viaggiato in Africa australe negli ultimi 14 giorni e che hanno avuto esito positivo al test con uno screening negativo per le mutazioni riscontrate nelle altre varianti di interesse (alfa, beta, gamma, delta). La conferma che si tratti proprio della nuova mutazione, definita “preoccupante” dall’Oms, giungerà però nei prossimi giorni.

Nella foto: la prima foto al mondo della variante Omicron, realizzata nell'area di ricerca di Medicina Multimodale del Bambino Gesù (coordinata dal Prof Carlo Federico Perno), con la diretta supervisione della Prof.ssa Claudia Alteri (in collaborazione con l'Università Statale di Milano), da Valentino Costabile, Rossana Scutari, e Luna Colagrossi. La foto mostra la struttura della proteina spike della variante Omicron, a destra, e della variante Delta, a sinistra, rispetto alla spike originale di SARS CoV-2. Omicron ha molte piu' mutazioni di Delta (già molto variata), concentrate in una zona che interagisce con le cellule umane.   (29 NOV - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)