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Ballottaggi, Quartapelle (Pd): 'Campo largo' si costruisce sui programmi

Roma, 19 ott – 'Campo largo' del centrosinistra? "Non ci dobbiamo nascondere dietro dei politicismi, queste elezioni ci dicono che hanno vinto delle proposte di buon senso, il sostegno al governo Draghi e delle alleanze fatte su idee di città, idee di futuro e programmi. Le alleanze non si fanno in astratto, ma a partire da soluzioni a problemi. È da qui che dobbiamo partire, non dall'idea che la somma aritmetica dei partiti produca poi un risultato nelle urne. Serve un'analisi condivisa della realtà e una proposta concreta per i problemi della quotidianità". Così a 9colonne la deputata del Pd Lia Quartapelle, all'indomani dei ballottaggi che hanno visto il centrosinistra prevalere nettamente – tra le altre città – a Roma e Milano. Nonostante i successi, la responsabile "Europa, Affari internazionali e Cooperazione allo sviluppo" della segreteria dem guidata da Enrico Letta riconosce che "quello dell'astensione è un tema molto serio. Tengo a dire una cosa: Sala a Milano conquista 50 mila voti in più rispetto allo scorso ballottaggio, Gualtieri ne conquista 200 mila rispetto al risultato ottenuto dalla stessa coalizione cinque anni prima. L'astensione colpisce soprattutto la destra e il Movimento 5 Stelle, ma ciò non ci esime dal porci questa come una questione reale: le persone non possono uscire dalla crisi con il disinteresse o la disaffezione verso le istituzioni e verso chi decide in loro rappresentanza. Per questo dobbiamo fare un lavoro diverso, che è stato fatto in alcuni luoghi, dove si è conquistato un voto che prima non c'era ma questo significa che bisogna avere una presenza costante, capillare e un investimento di lungo periodo sui luoghi dove siamo meno forti elettoralmente, non solo però al momento in cui si va a votare".
Discorso analogo anche per il divario di genere nella rappresentanza, confermato anche in queste amministrative: "Non bisogna porsi il problema solo al momento delle candidature, la crescita delle leadership femminili è un tema di lungo periodo su cui si deve fare un investimento reale. Il segretario Letta su questo è stato molto chiaro ieri nella valutazione del voto e anche oggi in segreteria. Credo che si debba iniziare da un'idea diversa di pratica politica all'interno del nostro partito, cercando di capire come mai, pur avendo noi uno statuto paritario, non emergano le candidature femminili al momento buono. Forse potremo copiare anche da esperienze estere, come per esempio quella dei verdi tedeschi che hanno una struttura di lavoro che favorisce molto la partecipazione femminile, con piccoli accorgimenti nella quotidianità che consentono la crescita di leadership femminili". Restando sempre al contesto internazionale, Quartapelle rileva: "Credo che la pandemia abbia fortemente indebolito il populismo, le persone oggi cercano dei politici che s'impegnino per affrontare i problemi e non semplicemente dei tribuni che li 'sventolino' per prendere dei voti. Questa è una svolta molto importante, non consolidata e da qui il tema dell'astensionismo ma da cui ripartire. L'elettorato ci manda il segnale che è disponibile ad ascoltare chi ha delle soluzioni e chi si occupa di questioni concrete: scuola, lavoro, sanità, clima. È dai temi e dall'attitudine costruttiva – ribadisce la parlamentare - che dobbiamo ripartire". (PO / Roc) ////

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