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direttore Paolo Pagliaro

Il sovranismo
finisce la benzina

di Paolo Pagliaro

In Inghilterra mancano gli addetti alle navi cisterna e i camionisti, dunque la benzina non arriva ai distributori. Senza benzina si fermano i trasporti e le merci non arrivano nei negozi. Molti uffici sono rimasti chiusi, molte scuole deserte, le grandi catene di ristorazione si sono fermate e McDonalds ha tolto il milkshake dai suoi menù. Senza braccianti, sono marcite nei campi le coltivazioni pregiate, dagli asparagi alle fragole ai popolarissimi cetrioli. Mancano anche gli stagionali negli allevamenti, e l’associazione che rappresenta i produttori di tacchini ruspanti di fascia alta ha fatto sapere che il prossimo sarà un Natale senza pollame.
Il disastro inglese di queste settimane ha un colpevole che quasi nessuno osa nominare ma che tutti sanno essere la Brexit e le sue norme contro l’immigrazione e la libertà di circolazione.
Al Regno Unito servono almeno 100mila camionisti che non si trovano perché a fare questo lavoro erano soprattutto cittadini dell’Est Europa che dopo la Brexit hanno dovuto far ritorno in patria. Nei mesi scorsi il governo aveva chiesto alle società dell’autotrasporto di reclutare e addestrare camionisti britannici, ma l’appello è caduto nel vuoto. Ora il governo sta pensando di mobilitare l’esercito e di mettere in mare una flotta di riserva di un’ottantina di petroliere.
L’unica soluzione realistica sarebbero i permessi temporanei d’ingresso per lavoratori stranieri ma Johnson ha annunciato che ne concederà al massimo 10.500. Il premier britannico certo non può contare sulla solidarietà europea. Secondo il ministro francese Clement Beaune i problemi che Londra sta affrontando mostrano chiaramente che la Brexit è stata “una frode intellettuale”.

(© 9Colonne - citare la fonte)