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direttore Paolo Pagliaro

Ossessionati dal cibo
mangeremo noi stessi?

di Isabella Liberatori

(23 settembre 2021) E’ iniziato il nuovo Millennio, anzi, ormai è entrato nel vivo, almeno quel tanto che basta per  farci capire quali sono i trend delle nostre nuove abitudini. Alcune mutuate e consolidate dal passato,   alcune  innovative, alcune stravaganti,  alcune sicuramente  insane.

Tra queste ultime c’è il rapporto che le società più avanzate hanno con il cibo.
Basta osservare  la strada da passeggio  di una qualsiasi città, nelle Americhe o in Europa, ma anche in Cina o Asia, per vedere come i nostri corpi si siano trasformati in corposi contenitori affaticati. I numeri dell’OMS da anni denunciano le crescenti malattie da super alimentazione, i bambini diabetici non sono più un ‘caso’ ma un’ allarmante realtà. 
Il rapporto con il cibo degli umani non ha più molto a che fare con il bisogno di cacciare per sopravvivere,  come è accaduto per millenni. Oggi per capire che qualcosa (o tutto) sta andando storto basta guardare la Tv: ogni ora, in tutte le lingue, si susseguono programmi di cucina: come, cosa e quando mangiare, con consigli di ogni tipo, spesso contraddittori,  non di rado stravaganti. 
Alla tv fanno da sponda gli altri media, forse per ora si salva solo la radio. Non c’è quotidiano o magazine che non dispensi consigli culinari, ricette, tabelle nutrizionali, ma anche istruzioni sul modo migliore per conservare nel caso non riuscissimo a consumare  il bottino!
Il tutto ovviamente con “dritte” su come dimagrire, nutrirsi bene e mangiare sano, non necessariamente meno. La passione dell’umano per il cibo è patologica, lo vuole in abbondanza e oggi, a rafforzare questa bulimia, c’è anche un problema di status, per cui il cibo deve essere di qualità, ricercato,  fico e soprattutto costoso ed esclusivo.  Peccato che il cibo ‘sano’ stia  diventando una rarità in controtendenza con la voglia di approvvigionarsene degli umani.
Visti da lontano, nel tempo e nello spazio, potremmo dare l’idea di avere completato il ciclo dello sviluppo occupandoci sempre più di noi stessi e basta.  Se solo avessimo uno sguardo aperto all’altro, al mondo, alle statistiche e anche alla bilancia, ci accorgeremmo che questa assurda tendenza  è dannosa per noi e la terra che  ci accoglie. Ma forse non è ancora troppo tardi per chiudere la bocca e aprire gli occhi. 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)