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direttore Paolo Pagliaro

Quanti dispiaceri 
dall’amico americano 

Quanti dispiaceri <br> dall’amico americano 

di Paolo Pagliaro

Il 3 febbraio 1998 un aereo militare americano tranciò i cavi della funivia del Cermis, nel Trentino. Ci furono venti morti, a causa di un volo fuori legge: troppo basso, a cento metri dal suolo, troppo veloce, 800 chilometri all’ora, fuori rotta. Non ci fu alcuna condanna per i quattro marines, assolti dalla corte marziale statunitense.
Non ci fu alcuna condanna neppure per il caporale del Bronx Mario Lozano, che a Bagdad il 4 marzo 2005 aveva ucciso a raffiche di mitra il funzionario del Sismi Nicola Calipari, in un agguato lungo la strada per l’aeroporto fatto passare poi per tragico incidente.
Sono due pagine vergognose nella storia dei rapporti tra Italia e Stati Uniti che Mario De Pizzo racconta in un libro pubblicato dalla Luiss University Press con il titolo “L’America per noi”.
Ma nel libro molte altre pagine dimostrano invece come gli Stati Uniti siano stati spesso il nostro amico scelto e necessario. Un alleato spesso prezioso, anche se a volte ingombrante, altre volte sfuggente perché – come ricorda Paolo Messa nella prefazione - sul nostro Paese nel tempo si sono registrate interpretazioni divergenti fra Casa Bianca, Cia, Dipartimento di Stato e Pentagono. 
De Pizzo ci racconta l'influenza americana sulla politica italiana attraverso le testimonianze dei protagonisti, senza tacere gli argomenti più controversi nell’agenda bilaterale. Dagli anni di Craxi, con i casi Sigonella e Gheddafi, all'intervento in Kosovo riscostruito da Massimo D'Alema, dai rapporti tra Bush e Berlusconi a quelli tra il governo Conte e Trump, dalle triangolazioni con la Cina per la nuova Via della Seta fino alla collaborazione tra Biden e Draghi, che sta ridisegnando completamente la politica estera italiana.

(© 9Colonne - citare la fonte)