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direttore Paolo Pagliaro

Quando viene voglia
di abolire il Tar

di Paolo Pagliaro

Una decina d’anni fa Romano Prodi propose di abolire Tar e Consiglio di Stato per consentire all’Italia di crescere. Obiettivo mai realmente perseguito, anche se la tentazione riaffiora ogni volta che il Tar esonda. Negli ultimi giorni è accaduto di nuovo.
Con una sentenza del 18 giugno il Tribunale amministrativo del Lazio ha imposto alla trasmissione della Rai Report di svelare le fonti di un servizio su politica e affari in Lombardia andato in onda l’anno scorso. E’ passata l’idea che la Rai sia assimilabile alla pubblica amministrazione e sia quindi tenuta a garantire l’accesso ai propri documenti. I responsabili della trasmissione e l’azienda si sono appellati all’articolo 21 della Costituzione, che tutela la liberà d’informazione, e al diritto-dovere dei giornalisti di non rivelare le loro fonti. Deciderà il Consiglio di stato. E’ comunque degno di nota il fatto che una parte della stampa italiana si sia schierata con il Tar.
Finirà davanti ai tribunali amministrativi anche la decisione, ora formalizzata dal ministero della Sanità, di sospendere dal servizio i 46 mila operatori sanitari che rifiutano di vaccinarsi. Sono il 2,46% del totale ma in alcune regioni come Friuli Venezia Giulia e Trentino superano l’11%. La federazione degli ordini dei medici ricorda ai suoi iscritti che contro la sospensione è previsto ricorso al Tar.
Dicono gli studiosi che il diritto amministrativo, nato per sottrarre il re al diritto comune, è diventato lo strumento che consente ai cittadini di difendersi dal governo, anche quando è il governo a difendere l’interesse generale o semplicemente il buon senso.

(© 9Colonne - citare la fonte)